Shany e Giorgio: un matrimonio ebraico
in un giardino d’inverno in stile La La Land
Oggi vi racconto il matrimonio da favola, o forse dovrei dire da ‘musical’, di due ragazzi che mi sono rimasti particolarmente nel cuore: Shany e Giorgio.
Si conoscono giovanissimi, lui diciottenne e lei solamente sedicenne, fanno insieme tanta strada, umana, emotiva e professionale, e presto decidono di continuare a crescere insieme, unendo le loro vite per sempre in un unico cammino. Avevano immaginato il loro grande giorno come una favola in stile La La Land e così è stato, mi piace pensare anche grazie a me.
Un giardino d’inverno e una promessa: ‘un anno fa abbiamo deciso di continuare a fare quello che abbiamo fatto negli ultimi 10 anni. Crescere insieme.
Come di consueto sono partita dalle storie personali dei miei giovani sposi, e da come esse si sono intrecciate fino a raggiungermi: lei ebrea tripolina, lui ebreo romano. Lei la prima di quattro meravigliose sorelle a sposarsi in Italia (le altre hanno scelto di farlo in Israele).
Le loro idee erano molto chiare ed in breve il progetto era nella mia testa e sul tavolo: i colori, i fiori, l’allestimento della location, la realizzazione della Chuppah…tutto doveva ricreare l’atmosfera sognante e sospesa di un meraviglioso giardino d’inverno.
E così il suggestivo Salone delle Fontane si è letteralmente rivestito di bianco, di verde e di oro, di fiori profumati e piante di ogni genere, angoli raffinati, dondoli, cuscini, candele e musica.
La cerimonia sotto una Chuppah di fiori e la festa La La Land
Il rito si è svolto sotto una meravigliosa Chuppah di fiori, immersa tra le piante e le candele, in un’atmosfera davvero magica e sospesa. A rendere la celebrazione ancora più coinvolgente hanno contribuito i canti intonati dal Coro del Tempio e da quello dei Bambini.
Ogni elemento è stato scelto e curato nel dettaglio: la sala per la cerimonia è stata allestita con delle Kippot personalizzate con il logo degli sposi per gli uomini, degli scialli bianchi per le donne e dei simpatici vademecum per permettere agli ospiti di religione non ebraica di seguire e godere dei diversi momenti della celebrazione. L’emozione di tutti era palpabile, compresa la mia.
‘Rottosi il bicchiere’, è iniziata la vera e propria festa: la pista si è riempita di colori e danze, Shany e Giorgio hanno fatto il loro ingresso di corsa e in breve sono stati inghiottiti dall’allegria e la frenesia di tutti i loro amici. Per loro è stato organizzato un simpatico flash-mob, e la Hennà è stata a dir poco travolgente: gli ospiti si sono preparati con hennè, tatuaggi trasferibili, candele rosse ed accessori tipici, e dopo la tradizionale sfilata di ingresso, la festa danzata è entrata nel vivo.
Il famoso dj Shay Goldberg ha fatto ballare gli ospiti senza sosta per tutta la sera, lasciando il posto, durante la Hennà, alla band di Kobi. E non è mancato il momento pop-rock, grazie all’intervento di un gruppo che ha annunciato l’ingresso della torta e continuato a far ballare tutti con le cover dei Beatles.
Nemmeno i momenti romantici, però, sono mancati: Giorgio ha suonato e cantato al piano per la sua bellissima Shany, ed insieme hanno poi danzato il primo lento da marito e moglie sotto un cielo stellato nel loro giardino d’inverno.
La serata, iniziata con la proiezione della romanticissima wedding proposal, si è conclusa con quella del video dei momenti più belli dell’intero evento, dai preparativi fino alla festa, tra lo stupore e l’incanto di tutti.
Un matrimonio ebraico in stile La La Land
Come faccio sempre, nel rispetto delle tradizioni ebraiche nelle quali mi sono specializzata da tempo, mi sono occupata personalmente di ogni dettaglio perché tutto fosse come i miei sposi e le loro famiglie avevano desiderato: dai fiori alle luci, dall’accoglienza degli ospiti alla musica, dalle scalette per tutti i tecnici ed i fornitori al rispetto delle tempistiche serrate da parte di tutti, perché sono davvero convinta che il successo delle grandi cose è nascosto nell’attenzione e nell’amore che si dà ai dettagli.
Ogni elemento è stato pensato, realizzato e personalizzato per Shany e Giorgio: dalle Kippot con il logo creato appositamente per loro, agli scialli e le scarpette da ballo per le donne, fino ai gadget che hanno divertito e colorato la straordinaria parte danzata della serata.
E’ stato un ‘grande’ matrimonio, e non solo per il numero di ospiti: ricordo di aver corso tanto su e giù, e ricordo bene il dolore ai piedi dei successivi due giorni, ma più di tutto ricordo la felicità di sapere di aver realizzato la favola dei miei sposi così come loro l’ avevano immaginata, con una sognante euforia, come chi ha la testa tra le nuvole… La La Land!