Quando un Sì è reale…e molto luccicante
Quante volte abbiamo cercato come gazze curiose le immagini degli anelli di fidanzamento ‘reali’? Si tratta spesso di veri e propri capolavori di alta gioielleria, oggetti unici e preziosissimi, naturalmente realizzati su misura per le fortunate promesse spose.
Se le cerimonie reali tra i protagonisti delle moderne storie d’amore sono oggetto di attenzione di tantissime inguaribili romantiche, altrettanto interessanti sono le proposte di fidanzamento ed il relativo cadeau prezioso.
Alcuni principi, tra i quali William di Cambridge, preferiscono perpetrare la tradizione dell’eredità, donando l’anello appartenuto alla propria madre alla promessa sposa; altri optano per creazioni ex novo, personalizzate e su misura, moderne e rappresentative dello stile e della personalità della destinataria.
Anni Cinquanta, riviera monegasca: il Principe Ranieri III chiede la mano all’incantevole Grace Kelly con un magnifico anello di Cartier a fascia, senza pietra centrale: un modello Eternity incastonato di rubini e diamanti, a riprodurre i colori del Principato di Monaco.
In seguito, il generoso ed innamoratissimo Principe le donerà un secondo Cartier, indossato da Grace nel film ‘Alta Società’: un anello dalla montatura in oro bianco e diamanti incastonati, sormontata da un ‘imbarazzante’ diamante centrale taglio smeraldo da 11 carati, del valore di 550 mila euro.
Nel 2011 il Principe Alberto di Monaco sposa la campionessa di nuoto Charlène Wittstock, ragazza dalla bellezza raffinata e malinconica. Nel tentativo di strapparle un sorriso di più, Alberto fa creare l’anello di fidanzamento alla maison orafa italiana Repossi: nasce così un prezioso di rara bellezza, con un diamante centrale da tre carati e taglio a pera, lateralmente impreziosito (ce ne era davvero bisogno?) da bande triangolari incastonate di diamanti. Valore dell’opera orafa: 60 mila euro. Lei avrà finalmente sorriso?
Quando il Principe Filippo chiede la mano alla sua Elisabetta nel 1947, all’indomani della Seconda Guerra Mondiale e del ritiro a Parigi, la madre Alice di Battenberg fa togliere alcuni diamanti dalla sua tiara nuziale e li fa incastonare nella silhouette disegnata da Filippo stesso con pietra centrale da tre carati a taglio quadrato e 10 gemme laterali: la regina, da allora, non ha mai tolto l’anello che ha un valore di circa 250 mila euro.
Nel 2005, dopo anni di relazione, infelicità, scandali e drammi, Carlo e Camilla si sposano: alla Parker-Bowles viene dunque donato un gioiello Art Déco appartenuto alla nonna, la Regina Madre. Si tratta di un anello con diamante centrale taglio smeraldo da 5 carati e tre diamanti laterali: seppur non a buon mercato, per la famiglia reale inglese il valore dell’oggetto è soprattutto sentimentale, e, in qualche modo, dopo aver tanto atteso, Camilla se lo è guadagnato.
Nel 2010 Kate riceve in dono da William l’anello di fidanzamento che il principe Carlo donò alla bella Lady Diana nel 1981. Da parte di William, un modo nostalgico e romantico per onorare la propria madre: si tratta di un anello in oro bianco con uno zaffiro di Ceylon blu da 12 carati centrale circondato da 14 diamanti. L’oggetto, realizzato dal gioielliere di corte Garrand, si ispira alla spilla nuziale della Regina Vittoria ed ha un valore stimato di circa 500 mila euro.
La ‘ribelle’ Meghan Markle ha invece ricevuto in dono una creazione unica, un incantevole Trilogy firmato Cleave and Company: sulla montatura di oro giallo dell’anello svetta un enorme diamante da 5 carati con taglio cushion del Botswana, affiancato da due diamanti circolari della collezione privata di Lady Diana. Nel 2019, Meghan fa però modificare l’anello dai gioiellieri di fiducia Fenton & Co., sostituendo la montatura in oro con una fedina incastonata di diamanti: forse aveva paura di essere troppo ‘discreta’.
Ora, al bando le ipocrisie: le dimensioni e la purezza di un diamante sono ‘importanti’, ma ricordate che non hanno nulla a che vedere con ciò che avete nel cuore.
L’unica cosa veramente preziosa è l’amore.