Il tuo matrimonio in Chiesa
Pronunciare il proprio ‘Sì’ in Chiesa, al cospetto del Signore, soprattutto se si crede profondamente, è di certo un momento irripetibile ed indimenticabile per la vita di una giovane coppia.
Se decidete di sposarvi con rito religioso, la prima cosa da fare sarà assicurarvi che la Chiesa che avete scelto sia disponibile nella data alla quale avete pensato: ci sono festività (come l’8 Dicembre) ed interi periodi (come la Quaresima e l’Avvento) nei quali, a meno che non godiate di particolari deroghe, non è possibile celebrare riti matrimoniali.
Stabilita la settimana e la data esatta del vostro matrimonio, assicuratevi con il parroco che per lo stesso giorno non siano previsti altri riti, altrimenti dovrete condividere la Chiesa con altri e pensare ad un piano orario serratissimo per permettere ai vostri fornitori di riallestirne interni ed esterni.
La burocrazia necessaria ad un matrimonio in Chiesa
Se si sceglie il rito del matrimonio in Chiesa bisognerà iniziare la raccolta dei documenti necessari almeno 6 mesi prima della data prescelta, e potrebbero servire tempi anche più lunghi se la Chiesa ‘eletta’ non è la parrocchia di appartenenza di almeno uno dei due sposi, o nel caso siano necessarie delle dispense speciali. Inoltre bisognerà scegliere la parrocchia presso la quale seguire il corso prematrimoniale, fare il giuramento e affiggere le pubblicazioni: sarà la parrocchia della futura sposa, o quella dello sposo, o quella legata alla residenza dove i due andranno ad abitare. Il parroco di una di queste Chiese si occuperà di tutte queste pratiche burocratiche anche se la coppia si sposerà altrove.
I documenti necessari alla realizzazione di un matrimonio in Chiesa sono i seguenti: i certificati di Battesimo e Cresima, il certificato di stato libero ecclesiastico, l’attestato di partecipazione e frequenza al corso prematrimoniale obbligatorio.
Il corso prematrimoniale è imprescindibile per chi opta per un matrimonio in Chiesa: si tratta di un corso di preparazione al sacramento della durata di due mesi circa. Diverse coppie di giovani promessi sposi si impegnano per una decina di incontri a confrontarsi con il proprio sacerdote, educatori, psicologi e coppie già sposate che faranno riflettere loro sul senso del matrimonio e della fede nella vita di una nuova famiglia.
Ottenuto il consenso alle nozze e affisse le pubblicazioni religiose per 8 giorni, trascorse due settimane (due domeniche incluse), il parroco rilascerà alla coppia il certificato di avvenuta pubblicazione con il quale si potranno avviare le pratiche civili. Il matrimonio in Chiesa è un ‘matrimonio concordatario’: lo Stato riconosce ufficialmente ad esso effetti civili.
Il matrimonio in Chiesa non dovrebbe presumere ‘costi’, ma ‘offerte’. Ovviamente la cosa cambia da parrocchia a parrocchia, quindi non abbiate timori ad affrontare la questione con chiarezza con il vostro parroco.
Regole e momenti liturgici fondamentali di un matrimonio in Chiesa
I momenti fondamentali nella celebrazione di un matrimonio in Chiesa sono rappresentati dal rinnovo delle promesse battesimali e dal rito vero e proprio del matrimonio con lo scambio degli anelli e delle promesse nuziali. Ad esclusione del Vangelo, gli sposi possono chiedere al parroco di scegliere personalmente le letture, optando per le più toccanti e significative per sé e ‘personalizzando’ così il rito cattolico. Inoltre si può chiedere agli invitati più ‘vicini’ di scrivere delle intenzioni da leggere durante la cerimonia, prima di quelle degli sposi, se previste.
In generale, bisogna rispettare le regole della Chiesa nella quale ci si sposerà, anche se queste impediscono con dure ‘circolari di indirizzo’ il consueto e benaugurante lancio del riso o impongono forti limiti agli allestimenti: è bene avere un rapporto onesto e collaborativo con il proprio parroco, magari anche coinvolgendolo nella stesura del libretto della cerimonia nuziale.
Allestimenti, decoro e musica per il tuo matrimonio in Chiesa
Spesso i sacerdoti dettano rigide linee guida sugli addobbi floreali e sulle decorazioni di diverso genere che potranno o meno entrare in Chiesa: in generale, concentratevi sulla porta d’ingresso, sulle vostre sedute, l’inginocchiatoio e l’altare con la sua balaustra. Non sovraccaricate una Chiesa barocca già ricca di suo, e scegliete fiori bianchi per dare luce ad una Chiesa romanica: di certo un floral designer professionista vi offrirà delle ottime soluzioni, sobrie e contemporanee, senza scontrarsi con la sensibilità del sacerdote ‘padrone di casa’.
Essendo un matrimonio in Chiesa un rito celebrato in un luogo sacro, bisognerà che anche l’outfit della sposa, nonché quello delle sue ospiti, sia adeguato e rispettoso del ‘decoro’ che impone: dunque evitate scollature improbabili, coprite le spalle con il velo, con un coprispalle o con una stola che potrete togliere durante il ricevimento e la festa danzante.
La musica scelta per la liturgia di un matrimonio in Chiesa è un aspetto molto importante da valutare, in quanto essa dovrà essere adeguata al contesto ma anche empatica ed emozionale. Innanzitutto bisognerà assicurarsi che in Chiesa ci siano gli spazi fisici necessari ad ospitare un trio o un quartetto d’archi, nonché garantirsi che non esistano ‘esclusive’ musicali all’interno dell’abbazia.
La musica dal vivo è sempre una scelta di gran gusto: organi, violini, arpe, voci solistiche o cori riempiranno di emozioni vibranti e di un’atmosfera magica il vostro matrimonio. Esiste una vastissima scelta di brani adeguati alle cerimonie nuziali ed ai loro diversi momenti: scegliete quelle che più si ‘intonano’ alle letture, al Vangelo ed alla vostra sensibilità. La musica parlerà agli ospiti ed al Signore della vostra storia d’amore.
Per immortalare per sempre i momenti indimenticabili del vostro matrimonio in Chiesa dovrete inoltre ingaggiare un fotografo professionista che, nel rispetto del luogo e del rito sacro che si sta celebrando, lavorerà con attenzione ed altrettanta discrezione, evitando di trasformare la zona attigua all’ altare in un set cinematografico. Un bravo fotografo sarà ‘onnipresente ma invisibile’ al tempo stesso, e magari si presenterà al parroco qualche tempo prima della cerimonia, per rassicurarlo sul ‘rispetto’ che riserverà ad essa.
Per quanto concerne infine tutte le regole non scritte che ruotano intorno ad un matrimonio in Chiesa, ricordate che è di cattivo gusto da parte della sposa arrivare con un ritardo che superi i 15 minuti; non è propriamente elegante un accompagnamento musicale invadente e troppo ‘sopra le righe’; ancor meno raffinato è rovinare momenti irripetibili e carichi di emozione impalmando il proprio smartphone (sempre pronto a squillare o vibrare) improvvisandosi fotografi e video operatori. Ricordate che l’unica donna a dover essere vestita di bianco dovrà essere la sposa, e che gli invitati dovranno attenderla in Chiesa, perché sia lei l’ultima ad entrare e percorrere la navata per raggiungere il suo sposo all’altare.
Sono momenti sacri, unici e romanticissimi: bisogna averne cura e non rischiare di rovinarli per sempre per leggerezza o superficialità.