I 6 ‘sì’ di Paris Hilton
Ed infine anche Paris Hilton si è sposata. L’11 Novembre 2021 la turbolenta ereditiera dell’impero degli hotel di lusso ha detto sì all’imprenditore Carter Reum. A dare pubblicamente la notizia è stata la stessa sposina con un post su Instagram (e come sennò?!) nel quale si mostra felice in abito da sposa.
Lo sposo, Carter Reum, classe 1981, è originario del Wayne, nell’Illinois: laureato nel 2003 alla Columbia University, con un passato in Goldman Sachs, ha creato in società con il fratello un marchio di liquori, la Veev Spirits, ad oggi annoverata tra le 500 società più importanti in America.
Secondo i tabloid meglio informati, la cerimonia segreta si è celebrata nella villa di Bel Air di proprietà del nonno di Paris, ed i festeggiamenti sono durati ben tre giorni. Nozze segrete, ma non certo sotto tono.
Ormai quarantenni, Paris Hilton e Carter Reum, pur conoscendosi da 15 anni, sono stati fidanzati circa due anni: a detta di qualche ben informato chiacchierone, galeotto sarebbe stato il lockdown, che li avrebbe piacevolmente ‘costretti’ a trascorrere del tempo insieme. Secondo quanto riportato da Page Six, il matrimonio sarebbe dovuto svolgersi in Chiesa, ma il luogo destinato al rito ed al successivo party è cambiato a fine Ottobre.
L’abito con cui Paris Hilton ha detto ‘sì’ a Carter Reum è una creazione realizzata per lei su misura dal team creativo di Oscar de la Renta: il risultato finale sarebbe il frutto dei suoi desiderata e delle abilità di Fernando Garcia e Laura Kim. Paris aveva richiesto un abito senza tempo, elegante, chic e iconico. Come fu già per la sorella Nicky che si rivolse a Valentino, anche per Paris il punto di partenza per l’ispirazione è stato l’indimenticabile abito da sposa di Grace Kelly.
Ad illuminare il suo look, che non si è fermato a quell’unico abito, un anello di fidanzamento di ‘notevole’ importanza: un diamante da dieci carati a taglio smeraldo, firmato Jean Dousset, pronipote del celebre gioielliere francese Louis Cartier.
Per le più curiose, sulla pagina Instagram di Oscar de la Renta sono rintracciabili alcuni dettagli dell’abito da sogno: per realizzare il vestito con il collo alto, le maniche lunghe ed il velo color avorio con fiori pressati ricamati a mano e la gonna composta da venti strati di tulle adagiati su una sottoveste in crinolina, è stato necessario l’impiego di ben otto sarte dell’atelier di New York, e più di 1400 ore di lavoro.
Le damigelle, compresa la sorella Nicky Hilton, sono state tutte vestite da Alice+Olivia,
Lo sposo ha scelto uno smoking monopetto con revers sciallati in seta blu di Ermenegildo Zegna; i suoi testimoni erano coordinati con smoking su misura di Nigel Curtiss, scarpe di Scarosso, papillon di Shawn Christopher, calzini di Dead Soxy e gemelli di Cartier.
Per la lussuosa e ‘prolungata’ cerimonia alla quale ha partecipato anche l’immancabile Kim Kardashian (la quale ha sfoggiato per l’occasione un abito nero di Rick Owens ed accessori Balenciaga), la bella ereditiera ha sorpreso i suoi invitati con ben tre cambi di abito, uno dei quali ancora una volta firmato da Oscar de la Renta.
La maison si è infatti occupata anche del mini abito a palloncino in taffetà e ricami floreali in 3D con il quale la signora Reum ha ballato durante il party notturno calzando un paio di iconiche pumps Aquazzura.
A seguire, la Hilton ha sfoggiato un luminosissimo ed affusolato abito a sirena di Pamella Roland, customizzato per Paris Hilton e lavorato minuziosamente con applicazioni delicatissime di perline e pailettes sull’abito e sul mantello che ha avvolto le spalle della sposa. La Hilton ha mantenuto un’acconciatura raccolta con tanto di immancabile quanto inopportuna tiara.
E’ invece Galia Lahav la stilista del quarto abito di Paris: strati e strati di tulle per la romanticissima gonna, bustier, spalle scoperte e cerchietto prezioso in testa. Elogio della semplicità. Pensate che 4 abiti siano abbastanza? Di certo non è stata la stessa considerazione fatta dalla neosposa, che ha sfoggiato un quinto outfit, eccentrico come spesso lei sa essere, tutto trasparenze, scollature profonde e stelle preziose.
I tre giorni di festeggiamenti si sono conclusi presso un luna park totalmente ricreato per gli sposi ed i loro invitati (idea poco elegantemente copiata ai Ferragnez nostrani, a testimonianza del fatto che ricchezza non vuol dire originalità): ovviamente non è mancato un abito ‘adeguato’ per la sposa, in un ‘discreto’ rosa fluo, con glitter sulla gonna in tulle con strascico e occhiali a forma di cuore. Quando una l’eleganza ce l’ha innata.
Un matrimonio durato 3 giorni, 6 cambi di abito, un addio al nubilato a Las Vegas tra spogliarelli (e qui mi taccio) e cene esclusive…cosa manca? Ma naturalmente un viaggio di nozze che sia molto più di una romantica luna di miele. La socialite ed il suo sposo hanno infatti intrapreso un vero e proprio world tour che durerà settimane e che ha avuto come prima tappa Bora Bora.
Ogni istante ed ogni fantasiosa mise immortalati e tempestivamente postati su Instagram: occhiali Versace e costumi Cynthia Rowley per un bagnetto con le razze, parei di foglie e kimoni con farfalle brandizzati per passeggiare sul pontile guardando misticamente nell’obiettivo…tutto molto ‘romantico’ e soprattutto ‘redditizio’. I due sposini sono infatti su di un atollo sperduto dall’altra parte del mondo, ma alloggiano in un hotel della catena Hilton (che non perdono occasione di sponsorizzare), accompagnati costantemente da una troupe che riprende ed immortala ogni momento più intimo facendolo diventare uno show con mercatino di lusso annesso.
Non mi fraintendete: io non sono una bacchettona da due cuori ed una capanna, ma mi piace credere che alcuni dei momenti più romantici ed intimi della vita di una coppia debbano restare tali.
Il tempo per il business non mancherà di certo, ma alcuni attimi sono sacri, invendibili, e non tornano più, qualsiasi cosa abbiate indosso.