In Grecia per un Sì tra sentimento e storia
Il 28 settembre 2024, a ben sei anni dall’annuncio del Royal Wedding e dopo otto di fidanzamento, Teodora di Grecia, quarta figlia degli ex regnanti di Grecia, ha detto di ‘Sì’ all’avvocato statunitense Matthew Kumar. I due si sono conosciuti a Los Angeles, dove la principessa si trasferì per inseguire il sogno della recitazione: Teodora ha infatti dato prova attoriale di sé recitando nella soap ‘Beautiful’ dal 2011 al 2018. Nulla di indimenticabile, onestamente. Le nozze con l’amato avvocato sono state poi a lungo rimandate: dapprima a causa della pandemia, poi per la morte di re Costantino, ed infine per i problemi giudiziari di Matthew.
Ma il grande giorno, tanto desiderato, è inesorabilmente giunto e Teodora ha sposato il suo promesso indossando un abito di pizzo e collo a barchetta della stilista greca Celia Krithariot: l’outfit, un maestoso lavoro di artigianato disegnato e cucito ad Atene, è stato impreziosito dal velo appartenuto alla bisnonna Margherita di Connaught (già indossato anche dalla madre Anna Maria e da Mary di Danimarca alle nozze con il principe Frederik), e dalla tiara ‘Khedive d’Egitto’ di Cartier, un cimelio che appartiene alla famiglia reale ellenica da più di un secolo. Realizzato in pizzo Carrickmacross, il velo è stato ricamato con motivi di gigli, olmaria e trifogli: la tecnica di lavorazione Carrickmacross, nata in Irlanda all’inizio dell’Ottocento, è tra le più pregiate ed è la stessa che è stata utilizzata per il velo di Kate Middleton.
La cerimonia si è tenuta nella Cattedrale Metropolitana dell’Annunciazione, la Chiesa ortodossa dove da tradizione si sposano gli eredi della Casa Reale: Paolo di Grecia, erede al trono di Costantino e fratello maggiore di Teodora, l’ha accompagnata all’altare: Anna Maria di Grecia e Danimarca, madre della sposa, è apparsa visibilmente emozionata ma impeccabile nel suo raffinato abito celeste firmato Celia Krithariot. Lo stesso brand ha vestito le due damigelle (le nipoti maggiori di Teodora). Nelle prime file della Chiesa sono stati fatti accomodare tutti i fratelli e le sorelle della sposa accompagnati dai rispetti consorti e figli: la principessa Alessia di Grecia e Danimarca; il principe della Corona di Grecia e principe di Danimarca Paolo; i principi Nicola e Filippo e molte altre nobili teste. La famiglia reale greca non è più regnante, ma quello della principessa Teodora è stato in tutto e per tutto un ‘Royal Wedding’.
Non sono mancate, infatti, molte delle teste coronate d’Europa: dalla Spagna, Doña Sofía (sorella di Costantino), in abito rosa shocking dello stilista spagnolo Alejandro de Miguel, è stata accompagnata dalle infante Cristina ed Elena (sorelle di Filippo VI), e da tre dei suoi nipoti, Juan, Miguel e Irene Urdangarin (figli di Cristina).
Presente anche la principessa Benedikte di Danimarca. Grandi assenti i Windsor, nonostante il legame con la famiglia ellenica: Costantino era infatti cugino di primo grado di Filippo di Edimburgo, ed uno dei padrini di battesimo del principe William. Inoltre, Elisabetta II è stata madrina di Teodora.
Ed ora, alcuni numeri: 500.000 sono stati i cristalli Swarovski e 1.200 le ore di lavoro che sono stati impiegati per la realizzazione dei ben 3 abiti da sposa di Teodora. La stilista dell’intero ‘guardaroba reale wedding’, Celia Kritharioti, è la titolare della casa di moda più antica di Atene (dal 1906) e la prima di Haute Couture in tutta la Grecia.
Per il pre-wedding, tenutosi presso il Museo Bizantino e Cristiano di Atene, la stilista ha creato per la principessa un abito corto, con gonna ampia e fiocco in dimensioni ‘big’ sul retro; per la cerimonia, Teodora ha indossato un abito lungo fino ai piedi con scollo bardot, in pizzo francese, impreziosito da cristalli e dettagli dipinti a mano; per l’after party, Celia ha realizzato un miniabito senza spalline, tempestato di cristalli Swarovski con fiori in tessuto fatti a mano ed applicati.
L’abito indossato dalla sposa reale per la cerimonia è stato un vero e proprio compendio di arte, artigianato, tradizione, modernità, esclusività: su di esso sono stati cuciti a mano intricati motivi floreali ispirati a simboli cari alla famiglia reale e risalenti a diversi secoli fa. La realizzazione dell’abito ha richiesto un intero anno di lavoro, ma Teodora e Matthew hanno dato prova di grande pazienza e si sa, ‘aspettare aumenta il desiderio e moltiplica la gioia’.