Bridal trend per il rito civile
Spesso si immagina che la celebrazione del rito civile porti con sé il sacrificio del romanticismo, nonché la triste rinuncia all’abito bianco con il suo messaggio intrinseco di purezza, raffinatezza, esclusività.
Dopo Filippa d’Inghilterra nel 1406, a lanciare la moda dell’abito bianco, poi divenuta tradizione, è la Regina Vittoria d’Inghilterra, all’indomani della pubblicazione nel mondo delle foto delle sue nozze.
L’immacolatezza del ‘non colore’ è stata per molto tempo appannaggio esclusivo delle prime nozze, ma Jackie Kennedy-Onassis lanciò la moda dell’abito bianco anche per le seconde nozze, scegliendo per sè un mini dress della White Collection di Valentino del 1968.
Diverse stelle del cinema, in passato, hanno altresì deciso di pronunciare un Sì ‘colorato’ e di carattere: Audrey Hepburn è convolata a nozze civili vestita di rosa, Liz Taylor di giallo, Sarah Jessica Parker di nero e la trendy Victoria Backham di viola. Anche oggi moltissime star ‘osano’ nel loro grande giorno indossando abiti fantasia, dal floreale ai tie-dye o al degradè.
Molte donne icone di moda, in occasione del proprio matrimonio con rito civile, decidono di indossare dei completi: il tailleur non è però assolutamente l’unica idea plausibile per una celebrazione non religiosa. Non esistendo particolari divieti o obblighi, si può giocare con la moda, adeguandola allo stile personale ed al mood dell’intero matrimonio. Per le spose che non vogliono rinunciare alla praticità la jumpsuit è un’ottima soluzione, mentre un mini dress sarà perfetto per un party post ricevimento. Entrambe le scelte saranno riutilizzabili post big day, naturalmente adeguatamente ‘riviste’.
Il lungo è concesso ma solo se non si parla ‘big white dress’: l’abito nuvola, con tanto di strascico e velo, da principessa delle favole, mal passerebbe tra le porte del Comune (e non solo in senso metaforico). Optate per modelli scivolati, snelli, dalle linee essenziali. Per una cerimonia con rito civile risulteranno particolarmente adeguati gli abiti ‘versione couture’ di grandi classici: largo dunque a tubini e modelli midi, ma anche ad abiti lunghi di seta scivolata e pizzo. Coda ridotta al minimo, please.
Per un matrimonio civile estivo, il boxy dress anni Sessanta, corto e dal taglio a campana, è il capo perfetto; per un Sì civile e molto avanguardistico, un modello asimmetrico o composto da gonna e top costituiscono un trend di stagione. Il minimalismo delle linee e la raffinatezza del plissettato trovano un perfetto accordo in abiti lunghi e scivolati; il blazer dress è l’ideale per una donna moderna, raffinata e sensuale. Lo slip dress è in assoluto la soluzione migliore per le spose che amano la semplicità.
Anche per un matrimonio con rito civile, la scelta degli accessori sarà fondamentale per realizzare un look perfetto: dal cerchietto prezioso al velo (se proprio dovete, in formato minimal, vi prego); dalle cinture gioiello alle scarpe ricoperte di cristalli; dagli orecchini statement ai cammei retrò fino ai punti luce; dal soprabito-trench di seta alla cappa di pizzo.
Scegliete con cura ogni dettaglio, affinché vi assomigli e sia coerente con il contesto e l’evento nella sua interezza: ‘un Sì è un Sì’, ovunque sia pronunciato.