La figlia del sultano e il borghese… e che favola sia
Fonte: Oggi.it
Tremila invitati, sette giorni di festeggiamenti ininterrotti, una preziosissima tiara ed un abito da sogno interamente ricoperto di cristalli: questi sono solo alcuni dei mille dettagli del sontuoso matrimonio della principessa Fadzillah Lubabul con il borghese Mahmoud Al-Hashimi.
Questa favola contemporanea racconta di una bella principessa, Fadzillah, figlia del sultano del Brunei, che sposa un borghese, Mahmoud, ex assistente di volo, oggi uomo d’affari e funzionario nell’ufficio del padre di lei, il Sultano settantacinquenne Hassanal Bolkiah. Quest’ultimo è annoverato tra gli uomini più ricchi del pianeta, ed il suo patrimonio si aggira intorno ai 20 miliardi di dollari.
Il ‘povero’ e riservatissimo Mahmoud viene apostrofato dalla stampa locale come un ‘bellissimo straniero’; la principessa trentaseienne, laureata in Studi Internazionali alla Kingston University e capitano della squadra nazionale di Netball del Brunei, è la nona dei dodici figli del sultano. Sua madre, Hajah Mariam, sposata ad Hassanal dal 1982 al 2003, condivide con questi altri tre figli, tra i quali il principe Abdul Mateen, star dei social, considerato a giusta ragione uno dei reali più affascinanti del mondo.
Fadzillah si è sempre comportata in modo molto discreto tenendosi lontana da riflettori e social media, ma in occasione del suo fiabesco ‘Sì’, complice un padre orgoglioso, ha fatto le cose decisamente in grande.
L’attuale moglie del Sultano, la Principessa Majeedah, ha dato il proprio contribuito al tutto prestando alla sposa alcuni propri preziosissimi gioielli tra i quali la tiara di diamanti e perle che ha indossato nel 2007 in occasione del matrimonio con Hassanal Bolkiah.
I gioielli della generosa matrigna hanno impreziosito un abito molto sofisticato, a mezza sirena, maniche lunghe, interamente tempestato di cristalli, completato da un velo di pizzo ed un piccolo particolarissimo bouquet-gioiello.
Le fastose e sontuosissime nozze si sono tenute nella Moschea Omar Ali Saifuddien. Al termine della cerimonia sono stati fatti esplodere diciassette colpi di cannone e subito dopo è iniziata la festa presso il Palazzo, in una sala interamente rivestita d’oro.
Cristalli, oro, tiare, cannoni…sembra davvero di essere calati tra le pagine di una fiaba, e le favole, si sa, non raccontano mai di classi sociali, patrimoni e redditi: l’amore è un’altra cosa.